La scatoletta di tonno trasformata in un vaso con piedini

Laura di Vivere A Piedi Nudi ci sta insegnando che tutto (o quasi) può avere una seconda vita e che anche le scatolette di tonno sono degne di riciclo.

Per esempio, possono diventare dei vasetti per piante grasse, da poggiare su un mobile o da appendere al muro.

Come riciclare le scatolette di tonno sott’olio: i materiali necessari.

Materiali per realizzare un vaso con una scatoletta di tonno

  • Scatolette di tonno vuote dal diametro di 8,5 cm (una aperta solo per metà)
  • Carta decorata
  • Colla vinilica
  • Pennello
  • Forbici
  • Punteruolo
  • Filo di rame o di ferro
  • Pinza piccola (tipo pinza per seeger)
  • Colla per metallo
  • Perline di legno (diametro 1 cm)
  • Calamita
  • Pasta adesiva (opzionale)

Tutorial 1: trasformare le lattine del tonno in un vaso con piedini.

Procedimento per il riciclo delle scatolette di tonno in un vaso

  • Togli il coperchio

Svuota e pulisci bene la latta del tonno, togliendo completamente il coperchio di metallo con la linguetta. La latta è pronta così ma se preferisci, puoi passare la carta vetrata sul bordo interno per smussarlo leggermente.

  • Fora la latta

Con il punteruolo, pratica due fori nella latta, uno vicino all’apertura e uno opposto all’altro.

  • Rivesti la latta con la carta

Con il righello, misura l’altezza della tua latta nella parte stampata che andrà rivestita (non considerare il bordo superiore e inferiore). Riporta le misure sulla carta decorata e taglia una striscia sufficientemente lunga per rivestire tutto il perimetro.

Applica la colla vinilica sulla superficie della latta e rivesti con la carta facendo aderire.

Poi ripassa i fori col punteruolo, dall’esterno verso l’interno per lasciare la carta rifinita.

  • Incolla le perline

Con la colla per metallo, incolla le tre perline di legno sul fondo della latta, posizionandole a formare un triangolo.

  • Realizza il manico

Inserisci il filo di rame nei fori, prendi l’estremità con la pinza e avvolgi facendo un doppio occhiello. Puoi decidere se inserire il filo dall’esterno verso l’interno o viceversa, a tuo gusto.

  • Componi il vasetto

Inserisci nella latta uno strato di sassolini, terriccio per piante grasse, un cactus o le piante grasse. Realizza la composizione che più ti soddisfa.

Tutorial 2: convertire la scatoletta di tonno in un vaso sospeso.

riciclo scatolette tonno vaso verticale

  • Apri a metà il coperchio

Svuota la latta del tonno facendo attenzione ad aprire solo per metà il coperchio di metallo con la linguetta. La latta deve rimanere quindi parzialmente chiusa. Se lo ritieni necessario, puoi passare la carta vetrata sul bordo interno e su quello esterno del coperchio per smussarlo leggermente.

  • Rivesti la latta con la carta

Con il righello, misura l’altezza della tua latta nella parte stampata che andrà rivestita (non considerare il bordo superiore e inferiore). Riporta le misure sulla carta decorata e taglia una striscia sufficientemente lunga per rivestire tutto il perimetro.

Applica la colla vinilica sulla superficie della latta e rivesti con la carta facendo aderire.

  • Componi il vasetto

Inserisci nella latta uno strato di sassolini e terriccio per piante grasse. La latta verrà appesa in verticale grazie alla calamita, perciò sassolini e terriccio devono essere inseriti nella metà ancora chiusa dal coperchio, in modo che terra e acqua non fuoriescano. Inserisci le piante grasse e il cactus a tuo gusto.

  • Applica la calamita

Applica la calamita sul retro della latta. La calamita deve essere abbastanza potente da sostenere il peso della latta. Se vuoi, puoi riciclare le calamite dei fermagli per tende che non usi più. Puoi anche evitare di incollare la calamita alla latta, il magnete ne sosterrà il peso. Se invece preferisci, fissala con la colla per metallo.

Note:

  • Se vuoi applicare il vaso verticale del tutorial 2 al muro puoi usare la pasta adesiva apposita.
  • Puoi anche usare una composizione di vasetti come centrotavola.
  • Le piante che sono state usate per questo tutorial si chiamano “succulente”.