Ultime notizie da Marte. Gli esperimenti di Colonizzazione del pianeta rosso.
Fonte immagine

Da sempre l’Uomo si chiede se è solo nell’Universo.

La scoperta che in passato ci fosse acqua su Marte ci ha fatto sognare un futuro di convivenza con gli alieni, ma ora come ora pare sia disabitato. La domanda che si stanno facendo gli scienziati allora è diventata: quando andremo a vivere su Marte? Per rispondere, si stanno compiendo diverse sperimentazioni.

 

Quando andremo a vivere su Marte?

A Dubai si sta progettando una città che simulerà il Pianeta Rosso, in un esperimento di colonizzazione che ospiterà laboratori per testare quelli che sono i punti chiave di una possibile vita: la produzione di acqua, cibo ed energia. Un gruppo di astronauti dovrà vivere in isolamento e verrà costruito un museo le cui pareti saranno fatte di sabbia del deserto e stampate in 3D. Mars Science City fa parte del piano Mars 2117, anno in cui ci si auspica la fondazione della prima colonia extra-terrestre, e con i suoi quasi 2 milioni di metri quadrati sarà la più grande città di simulazione spaziale mai costruita.

Sfoglia la gallery

Ultime news dalla sonda Curiosity

Se gli Emirati Arabi si preparano a stupirci con le loro città marziane, la NASA continua a esplorare il Pianeta Rosso per studiarne a fondo le caratteristiche. Dal 2012, infatti, possiamo ricevere costantemente informazioni e immagini da Marte grazie al Rover Curiosity. Ha viaggiato 18,7 km dal giorno del suo atterraggio e ha riscontrato la presenza di carbonio organico, idrogeno, ossigeno e zolfo, considerati essenziali per la vita. Inoltre, ha scoperto anche il metano. La NASA sta studiando per scoprire le cause dell’origine e della presenza del gas, che può essere stato prodotto da reazioni chimiche tra roccia e acqua, ma anche da organismi viventi.

Ultime notizie da Marte. Il Rover Curiosity.
Fonte immagine 

L’energia è vita

Per cercare una forma d’energia che possa essere innovativa ed efficiente per vivere su Marte, la NASA ha lanciato la Big Idea Challenge, nell’ottobre 2017. Si tratta di un contest per studenti universitari, che sono stati chiamati ad analizzare le condizioni del pianeta per trovare un modo di produrre energia con costi contenuti. La sfida, complicata e impegnativa, è stata vinta dalla Norwich University, che ha proposto un design innovativo di pannelli solari flessibili.

In Italia, invece, l’ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente) è al lavoro sul primo “microcosmo” per far crescere alcune piante in ambienti estremi. In questo sistema di smart agriculture, l’illuminazione a LED giocherà un ruolo chiave. La luce d’altronde è fondamentale non solo per la vegetazione, ma anche per il benessere di noi umani.

Chissà se questi scenari, che oggi sembrano pura fantascienza, potranno un giorno diventare possibili. Quello che è certo è che senza l’energia giusta non sono possibili né le esplorazioni di Marte, né la sua colonizzazione. È una sfida competitiva e stimolante trovare l’energia che possa spingerci verso Marte e forse anche oltre.