razionamento del gas per ridurre i consumi

Nell’ultimo periodo si è parlato molto di un possibile contingentamento del gas, soprattutto nel caso in cui venissero a mancare le forniture dalla Russia. Per questo motivo il Governo ha adottato delle soluzioni per far fronte al fabbisogno nazionale di energia, come il Piano di razionamento del gas. Facciamo luce sugli interventi messi in campo.

Perché c’è bisogno di un piano di razionamento del gas? 

Il Ministero della Transizione ecologica (MiTE) ha riportato che, nel corso del 2021, l’Italia ha usufruito di 77 miliardi di metri cubi di gas, di cui 50 provenienti dalla Russia e, anche per quest’anno, si stima che il consumo sarà pari a 76 miliardi di metri cubi.1

Secondo le stime del MiTE, i livelli attuali di stoccaggio sono pari all’83% delle loro capacità: questa quantità risulta appena sufficiente per superare l’inverno.

Per questo motivo, il Governo ha introdotto un Piano di razionamento del gas con cui saranno promosse una serie di misure atte a contrastare la crisi energetica in corso.

Quali misure prevede il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale

Lo scorso settembre è stato presentato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, in cui sono indicati gli interventi per garantirne l’approvvigionamento: l’obiettivo è quello di incentivare i cittadini a comportamenti consapevoli per contenere l’utilizzo di gas ed energia elettrica.

Le misure promosse sono:

  • Riduzione di 1 grado del riscaldamento degli edifici: nel caso di immobili destinati ad attività industriali e commerciali il limite massimo sarà di 17 gradi, per tutte le altre tipologie sarà consentito un massimo di 19 gradi. Rimane comunque previsto un margine di tolleranza di 2 gradi.
  • Durata ridotta del riscaldamento: l’accensione dei caloriferi è stata posticipata di una settimana rispetto alla data tradizionale di inizio, mentre lo spegnimento terminerà una settimana prima. Inoltre, si avrà un’ora in meno di riscaldamento al giorno. Sono esenti ospedali e case di ricovero.
  • Ricorso a fonti di energia diverse dal gas naturale: si punta a produrre energia elettrica avvalendosi del carbone e di altri combustibili bio-liquidi.
  • Campagne di sensibilizzazione: l’obiettivo è promuovere dei comportamenti virtuosi che rendano i cittadini più consapevoli e li aiutino a risparmiare sui costi in bolletta.
  • Raggiungere il 90% di stoccaggio di gas naturale entro l’inverno: arrivare a questo valore è necessario per affrontare la stagione fredda.

Le iniziative per ridurre i consumi di gas già avviate

Il 2022 si è aperto con un incremento notevole dei prezzi delle utenze energetiche. Per ridurre i rincari è stato essenziale l’intervento del Governo, che ha adottato una serie di provvedimenti per far fronte agli aumenti su luce e gas.

Tra le iniziative più importanti ricordiamo il Decreto Bollette grazie al quale è stato possibile calmierare il costo delle utenze e stanziare una serie di aiuti a imprese del comparto industriale; grazie, poi, al Bonus sociale le famiglie in difficoltà economica hanno potuto ottenere uno sconto economico sui consumi di luce e gas. Infine, lo scorso maggio con “l’operazione termostato” è entrata in vigore la nuova normativa per regolare la temperatura dell’aria condizionata nei luoghi di lavoro.

Secondo il Governo italiano, queste disposizioni, insieme al piano di razionamento, dovrebbero aiutare a ridurre i consumi e superare l’attuale crisi energetica.

 

Fonte

1https://www.wallstreetitalia.com/perche-il-razionamento-del-gas-in-italia-e-ormai-certo/