Energia green: più donne nel settore energia
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Una buona notizia. Anche se c’è ancora molto da fare, l’occupazione femminilesta crescendo nel mondo del lavoro, comprese le professioni più qualificate. Sempre più donne si laureano in materie STEM (acronimo di “Science, Technology, Engineering and Mathematics”) e sempre di più sono destinate a farlo, grazie ai cambiamenti culturali e alle iniziative di enti pubblici e privati.

Ecco cosa sta succedendo nel mondo, con un occhio di riguardo per il settore energia.

 

“STEM in the City”: a Milano l’iniziativa per promuovere l’uguaglianza di genere

#STEMintheCity è l’iniziativa del Comune di Milano tesa a rimuovere i vecchi stereotipi culturali che hanno contribuito a creare un divario di genere nelle carriere scientifiche. Per raggiungere quest’obiettivo, si articola in diversi eventi che hanno luogo sia nelle scuole, dove si trovano le donne e gli uomini del domani, sia in strada, per iniziare a cambiare le cose già da oggi.

 

Istruzione femminile in Italia: donne STEM come nuovi modelli di riferimento

Secondo una ricerca di Microsoft, il 45% delle studentesse italiane si ispira a un modello di riferimento donna in ambito STEM e il 73% delle ragazze preferirebbe il sostegno di scienziate e professioniste a quello di VIP e celebrity. Inoltre, avere una figura di riferimento in ambito scientifico aumenta l’autostima stessa delle studentesse, che si ritengono più portate per informatica, matematica, biologia & co. e che potrebbero puntare a un lavoro in ambito scientifico.

 

Una nuova energia per tutti

L’Italia partecipa al Clean Energy Education and Empowerment, un accordo di collaborazione sottoscritto tra i Paesi dell’IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia). L’obiettivo è di accrescere il ruolo delle donne, prendendo atto della necessità di un impiego maggiore della loro forza nel campo dell’efficienza energetica, delle Rinnovabili e delle tecnologie low-carbon.

Ad oggi le donne formano infatti meno della metà della forza lavorativa nei settori scientifico-tecnologici e dell’energia pulita. Il programma mira sia a reclutare nuove risorse, che a sostenere e valorizzare quelle già presenti. Un dato positivo è l’aumento della presenza delle donne dal 5% del 2007 al 30,9% del 2017, grazie alla legge 120 del 2011 che tutela la rappresentatività femminile.

È necessario però fare ancora di più. È importante che anche le donne prendano parte nei processi decisionali, e che il loro talento non venga in alcun modo frenato da stereotipi e ostacoli, perché il futuro possa essere il più inclusivo e meritocratico possibile.

In conclusione: questa non è la fine, è solo l’inizio. Vogliamo quindi chiudere con le parole di un uomo che sta dalla parte delle donne, che ci fanno ben sperare per il futuro:

Siamo di fronte ad un fenomeno positivo di crescente presenza delle donne nel mercato del lavoro ed in particolare in quello professionale e tecnico-scientifico, con un apporto determinante delle donne alle dinamiche di sviluppo, riconosciuto ormai da tutti gli studi condotti a livello internazionale. I divari di genere sono tuttavia una realtà. Conoscerne l’entità consente forse di affrontare meglio il problema.

Armando ZambranoPresidente del CNI (Consiglio Nazionale Ingegneri).