tradizioni natalizie nel mondo

Come e quando si festeggia il Natale nel mondo

Il Natale è una delle ricorrenze più sentite nel mondo, ma ogni Paese lo festeggia (oppure no) secondo la propria storia e cultura.

Il calendario gregoriano lo ha fissato al 25 dicembre perché tale data coincideva nell’antica Roma con la celebrazione del Dies Natalis Solis Invicti, l’origine del dio Sole. Con l’avvento del cristianesimo passò a indicare la nascita di Gesù.

Per il calendario giuliano, legato alla tradizione cristiana ortodossa russa, il Natale cade invece il 7 gennaio.

I simboli del Natale nel mondo: Babbo Natale è internazionale?

Questa festività ci richiama subito alla mente lui: Babbo Natale.

Il personaggio risale al 300 d.C. ed è legato a San Nicola, vescovo cristiano che divenne famoso per aver resuscitato dei bambini: in seguito a questi miracoli, ne divenne anche il protettore. Successivamente, si è diffusa l’usanza di scambiarsi dei doni in occasione della commemorazione del santo e, dopo lo scisma tra Chiesa cattolica e protestante, ogni stato ha adottato la propria versione.

In Russia, per esempio, la sua figura era quella del “Grande Padre del Gelo”, un signore vestito di blu, mentre in altre parti del mondo, come in Gran Bretagna, era in verde.

E allora come siamo arrivati a questo?

babbo natale nel mondo

La raffigurazione attuale, che lo vuole come un signore pacioso e barbuto, vestito di rosso, è relativamente recente e si deve al vignettista Thomas Nast, che lo disegnò così nel 1862. E grazie a una pubblicità degli anni ’30 di una ben nota marca di bibita, la figura di Babbo Natale venne definitivamente consacrata così come la conosciamo oggi.

Paese che vai, Natale che trovi: le tradizioni natalizie nel mondo

Il Natale in Italia ha caratteristiche peculiari, come il presepe, una consuetudine tutta nostrana la cui origine si deve a San Francesco d’Assisi, o l’eterna diatriba “pandoro o panettone?”. Diamo ora uno sguardo verso gli altri Paesi.

Natale in Cina

In Cina troviamo la festa del Dōngzhì che coincide con il solstizio d’inverno e, per l’occasione, ci si riunisce in famiglia per trascorrere del tempo insieme, commemorare gli antenati e preparare pietanze tipiche come il tangyuan, delle palline di riso glutinoso.

Di recente, sta prendendo piede anche il Natale per come lo conosciamo noi, ma solo da un punto di vista commerciale e privo di qualsiasi connotato religioso: infatti, il 25 dicembre è un giorno lavorativo. Un uso tipico è quello di scambiarsi una mela con sopra disegnato Babbo Natale.

Natale in Africa

Come in Europa, così anche in Africa le tradizioni variano molto da Paese a Paese: in alcuni si festeggia il 7 gennaio, secondo il rito della Chiesa copta ortodossa, in altri si seguono i riti cristiani.

In Uganda, per esempio, il termine esatto per indicare questa ricorrenza è Sekukkulu ma non c’è l’abitudine di dare dei regali ai bambini.

In Sudafrica si addobbano le palme anziché gli abeti, e sarebbe abbastanza inusuale vedere le persone indossare sciarpe e maglioni di lana dato che siamo in piena estate.

In Kenya le città si spopolano e le persone tornano ai villaggi d’origine per riunirsi con le proprie famiglie e consumare insieme il nyama choma, un piatto tipico a base di carne di capra.

In Botswana, invece, è uso decorare le proprie abitazioni con addobbi natalizi e scambiarsi doni nella mattina del 25 dicembre; il resto della  giornata si trascorre con i familiari e si gusta il seswaa, uno spezzatino di carne e polenta.

Natale in Finlandia

Tornando nel nostro continente e spostandoci a nord, facciamo tappa in Finlandia.

Qui la lettura della Dichiarazione Natalizia di Pace, che si tiene nell’antica capitale di Turku, inaugura ufficialmente l’inizio delle celebrazioni; nel mentre, a Helsinki, sfila per le strade Joulupukki, il corrispettivo del nostro Santa Claus.

Il 23 dicembre si addobba l’albero, mentre i festeggiamenti veri e propri avvengono il 24, quando tutta la famiglia si riunisce per una sauna, si pranza in compagnia e i bambini attendono l’arrivo dei regali.

Infine, ma non meno importante, la Finlandia è famosa, soprattutto, per essere la patria della casa ufficiale di Babbo Natale, che ha sede a Rovaniemi.

I Paesi dove non si festeggia il Natale

Nel mondo ci sono più di 160 nazioni che festeggiano il Natale.1 Tuttavia, ci sono alcuni stati in cui questatradizione non ha preso piede o è addirittura stata proibita:

  • Marocco, Turchia e Tunisia: qui l’Islam è la religione più diffusa e, secondo quanto prescritto dal Corano, la nascita di Gesù non è da commemorare, perciò il 25 dicembre è considerato un normale giorno feriale.
  • Arabia Saudita: durante le ricorrenze natalizie è permesso riunirsi solo privatamente, in quanto non esistono appositi luoghi di culto e in molte città non è permesso esporre addobbi e decorazioni.
  • Corea del Nord: la maggior parte dei suoi abitanti non sa nemmeno cosa sia il Natale, dato che la festività è stata vietata nel 1948 e celebrarla è un crimine punibile con il carcere.

 

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Fonte:

1 https://www.focusjunior.it/comportamento/feste/natale/in-questi-paesi-non-si-festeggia-il-natale