cerimonia di nozze ecosostenibile

Sono un duo creativo che è riuscito a fare “clic” tra due passioni: quella per i matrimoni e quella per la sostenibilità. Abbiamo intervistato Barbara Perseghin e Teresa Boccabella, di Ecowedding Umbria, per capire come rendere il giorno più bello della vita una festa anche per l’ambiente.

1. Quali sono le differenze tra un matrimonio classico e uno green?

Sicuramente molti si aspetteranno come risposta un elenco di differenze che caratterizzano un matrimonio green da un matrimonio tradizionale. Ma, in realtà, almeno all’apparenza differenze non ce ne sono.

Sia per gli sposi che per gli invitati un matrimonio ecosostenibile è in tutto e per tutto come un matrimonio classico. Diciamo che il trucco c’è, ma non si vede.

Per noi la vera riuscita nell’organizzare delle nozze eco-friendly sta nel trovare soluzioni ecologiche per rendere l’intero evento meno impattante sull’ambiente. Ma nessuno se ne deve accorgere: la festa deve essere all’altezza della situazione.

Insomma, la fatica sta tutta sulle nostre spalle. Cerchiamo di ottimizzare il budget in modo da evitare sprechi sia di denaro che di materie prime, suggeriamo di rinunciare a effetti speciali altamente inquinanti ma sempre con la proposta di alternative altrettanto scenografiche, selezioniamo produttori locali per forniture che altrimenti farebbero il giro del mondo. Tanto per citare alcuni aspetti del nostro lavoro dietro le quinte.

Gli sposi ovviamente partecipano a tutto questo: del resto è il loro giorno e tutto deve essere come lo hanno sempre sognato.

2. Abito da sposa, catering e bomboniere ecosostenibili: quali elementi delle nozze impattano maggiormente a livello ambientale?

Tra queste tre cose, sicuramente il catering. Che non è solo preparazione del cibo e servizio a tavola: è anche trasporto di tavoli, sedie, stoviglie, cucine mobili. Per questo è sempre meglio sceglierne uno locale o quantomeno nella stessa regione. Un’altra qualità importante è che prediliga materie prime del territorio e produttori locali. Deve evitare il più possibile l’utilizzo di contenitori monouso, soprattutto quando si parla di finger food. Ed è sempre meglio prendere accordi con associazioni che ritirino gli avanzi a fine ricevimento per distribuirli ed evitare che vengano gettati.

Ma il fattore che inquina di più in un matrimonio, in realtà, sono i trasporti. Quelli degli sposi e degli invitati il giorno delle nozze, ma anche quelli dei vari fornitori, o quelli delle materie prime che devono arrivare a destinazione. Si pensi all’eventualità, ad esempio, dei fiori che arrivano dall’Olanda. Non sempre è possibile, lo sappiamo bene, ma è buona cosa prediligere fiori di stagione coltivati da floricoltori locali. Magari che pratichino anche una coltivazione ecosostenibile.

matrimonio green

3. In questi anni non è stato facile per l’industria matrimoniale. Pandemia a parte, avete notato un aumento di richieste per cerimonie eco-friendly?

Confermiamo che l’industria matrimoniale, come tutto il comparto degli eventi, ha passato dei momenti terribili. In tanti non ce l’hanno fatta e hanno chiuso i battenti. Per far fronte a una crisi ci si deve reinventare, bisogna trovare nuove strade da percorrere. Noi, ad esempio, l’abbiamo fatto ampliando la nostra offerta di consulenze online e implementando la nostra comunicazione social. Questo ci ha aiutato a rimanere a galla e anche a sensibilizzare molte coppie sul matrimonio ecosostenibile.

La nostra non è solo una realtà di organizzazione matrimoni, è qualcosa di più: un vero e proprio progetto di divulgazione delle nozze eco-friendly perché sempre più sposi decidano di rendere il loro giorno speciale facendo anche del bene al nostro pianeta.

Ora la sensibilità è cambiata rispetto a quando abbiamo iniziato: le persone sanno di cosa parliamo, molti ci cercano proprio per questa nostra caratteristica. Decisamente le richieste per matrimoni eco sostenibili vanno sempre più aumentando e sono gli sposi stessi ad arrivare da noi con le idee ben chiare in merito.

4. Condividereste 3 semplici consigli per un matrimonio green per chi non può permettersi un/a wedding planner?

Il primo è scegliere luogo della cerimonia e luogo del ricevimento il più vicino possibile. Soprattutto chi si sposa civilmente ha la possibilità di usufruire di bellissime location convenzionate che permettono addirittura il rito in loco. Questo inciderà tantissimo sui trasporti e limiterà di molto le emissioni di CO2.

Il secondo consiglio riguarda le bomboniere. Niente oggetti da spolvero, come li chiamiamo noi. Preferite oggetti utili, piantine o, una scelta che piace tantissimo a noi e anche agli invitati, una bomboniera gourmet. Liquori, vini, olio, tartufi, macarons: ci sono possibilità per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Il terzo e ultimo consiglio riguarda i fiori. Con un po’ di fantasia, si possono limitare gli sprechi, utilizzando alcune delle composizioni come jolly per diversi momenti della festa. Poi, copiate un’abitudine che ci ha viste pioniere: quella del flower bar. A fine serata trovate qualcuno che smantelli le composizioni dei tavoli e ne faccia dei mazzetti da regalare agli ospiti. Ogni volta che lo proponiamo è un gran successo.

5. Eco Wedding Umbria: com’è nata l’illuminazione di creare questo progetto?

Tutto merito di Teresa. L’idea è nata qualche anno fa quando una serie di negozianti dell’Alta Valle del Tevere si sono uniti per dare vita a un’expo sposi. Lei che era incaricata dell’ideazione e dell’organizzazione dell’evento ebbe l’intuizione di non fare la solita fiera vista e rivista, ma di creare qualcosa di unico. Così ecco la proposta di Ecowedding Umbria che nasce prima come expo e poi come organizzazione matrimoni, per sensibilizzare operatori del matrimonio e sposi sui temi dell’ecosostenibilità.

Erano ancora anni in cui l’ecosostenibilità era un argomento di nicchia ma, nonostante questo, l’expo ha avuto molto successo e stiamo pensando alla sesta edizione, rimandata da due anni per i motivi che tutti conosciamo.