bonus fotovoltaico e pannelli solari 110%

Il settore della riqualificazione energetica, negli ultimi anni, ha vissuto un momento di profonda trasformazione e un crescente interesse da parte dei cittadini. Il merito di questo rilancio è sicuramente dovuto ai bonus e alle agevolazioni che sono state introdotte negli anni a sostegno di un cambio di marcia verso la scelta di fonti di energia rinnovabile anche in ambito domestico, oltre che a una nuova sensibilità collettiva verso la sostenibilità.

Non sorprende, quindi, che nella Legge di Bilancio 2023 siano state confermate e prorogate le agevolazioni relative all’installazione di impianti fotovoltaici. In generale, non possiamo parlare di un unico bonus di riferimento su cui effettuare la richiesta, ma si tratta più che altro di una serie di misure che hanno un impatto positivo e generano un risparmio per chi effettua investimenti e lavori sugli immobili che prevedono anche pannelli solari.

Nello specifico parliamo di:

Una cosa importante, che accomuna tutte le detrazioni di cui parliamo nell’articolo e che rappresenta una novità rispetto agli scorsi anni, riguarda il famoso “sconto in fattura”.

Con il decreto legge 11/2023, infatti, è stato stabilito che possono beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito soltanto coloro che hanno avviato l’iter autorizzativo o i lavori effettivi (a seconda della tipologia di intervento e delle autorizzazioni necessarie) prima del 17 febbraio 2023. Per tutti gli altri, dopo questa data, l’unica opzione valida è la detrazione delle spese in corrispondenza della dichiarazione dei redditi.

Superbonus del 90% per impianto fotovoltaico

Il Superbonus del 90% per impianto fotovoltaico è un’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) pari al 90% per interventi di efficientamento energetico, installazione di pannelli solari fotovoltaici o sistemi di accumulo.

Il bonus era già stato introdotto dal Decreto Rilancio, è stato confermato ma l’aliquota è stata ridotta dal 110% al 90%, e si applica a tutti i contribuenti che effettuano interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

A chi spetta il bonus e quali sono i requisiti

Per poter usufruire del bonus, è necessario che l’impianto sia installato su edifici esistenti e che la potenza non superi i 20 kWp. Inoltre, l’installazione deve essere effettuata da un professionista abilitato e deve essere accompagnata da una dichiarazione di conformità dell’impianto fotovoltaico.

Ecco chi può beneficiare della detrazione:

  • condomìni
  • proprietari fisici e giuridici di immobili
  • istituti autonomi case popolari (IACP)
  • cooperative di abitazione
  • organizzazioni non-profit e associazioni e società sportive dilettantistiche, solo per lavori su immobili o parti di essi adibiti a spogliatoi
  • i soggetti passivi dell’Imposta sul Reddito delle Società (IRES) – società di capitali, enti pubblici e privati diversi dalle società e simili – possono accedere solo se partecipano alle spese per gli interventi trainanti effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali

Attenzione però ai vincoli che sono stati inseriti come requisiti obbligatori per ottenere questo superbonus:

  • Soglia di reddito minima e calcolo quoziente familiare, che sostituisce la presentazione dell’ISEE e permette l’accesso al bonus solo ai soggetti con un reddito familiare non superiore a 15.000 euro calcolato sulla somma dei redditi lordi complessivi di tutti i membri dello stato di famiglia.
  • Solo edifici esistenti e dotati di un impianto di climatizzazione funzionante o riattivabile, quindi restano escluse tutte le abitazioni di nuova costruzione.
  • Miglioramento di due classi energetiche dimostrato con un attestato di prestazione energetica (APE), rilasciato da un tecnico abilitato, prima e dopo l’intervento.

Quando scade

Il Superbonus del 90% per impianto fotovoltaico è previsto per le spese sostenute nell’anno corrente e scade il 31 dicembre 2023.

Come richiedere il bonus

Per richiedere il bonus, è necessario conservare la documentazione relativa all’acquisto e all’installazione dell’impianto fotovoltaico e presentare la domanda di detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Inoltre, è necessario effettuare il pagamento tramite bonifico bancario o postale, datato successivamente rispetto alla fattura, che riporti:

  • la causale del versamento
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • la partita IVA del soggetto destinatario del bonifico

Cosa è possibile detrarre

È possibile detrarre dal reddito imponibile il costo dell’impianto fotovoltaico, comprensivo di IVA e spese accessorie, fino ad un massimo di 48.000 euro ed entro il limite di 2.400 euro per ogni kWp di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico per ogni singola unità immobiliare.

In caso di installazione di sistema di accumulo integrato (che immagazzina l’energia prodotta in eccesso durante il giorno, per utilizzarla quando non c’è più luce), invece, il limite di spesa è di 1.000 euro per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema.

Infine, per i condomini che installano impianti fino a 200 kW, il superbonus si applica alla quota di spesa corrispondente alla potenza massima di 20 kW. La parte eccedente va a ricadere sulla detrazione del 50% per un limite di spesa di 96.000 euro relativo all’intero impianto.

Bonus ristrutturazione del 50% per impianto fotovoltaico

Il bonus ristrutturazione, invece, è un’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione del 50% sull’Irpef fino a un massimo di 96.000 euro per recuperare la metà della spesa sostenuta per l‘installazione di pannelli solari. La detrazione, se ottenuta, viene ripartita in 10 rate annuali di eguale importo.

A chi spetta il bonus e quali sono i requisiti

Come per tutte le altre agevolazioni, anche in questo caso ci sono dei requisiti specifici da soddisfare per poter accedere e sfruttare il bonus.

Innanzitutto vediamo chi può beneficiarne:

  • il proprietario o il nudo proprietario dell’immobile
  • il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • l’inquilino o il comodatario;
  • i soci di cooperative divise e indivise;
  • i soci delle società semplici;
  • gli imprenditori individuali, solo per alcune tipologie di immobili.

Alcune cose importanti da sapere per verificare di avere i requisiti e far sì che la domanda venga accolta:

  • Alla data della richiesta di detrazione, l’immobile deve essere esistente, accatastato o con richiesta di accatastamento in corso e in regola con il pagamento di eventuali tributi.
  • Entro 90 giorni dalla data di fine lavori, bisogna comunicare all’Enea la spesa sostenuta e le caratteristiche dell’impianto.

Per usufruire della detrazione è anche previsto che l’impianto sia installato per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione (quindi per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici).

Quando scade

La scadenza di questo incentivo è stata fissata per il 31 dicembre 2024, quindi la spesa deve essere effettuata per intero entro questa data.

Come richiedere il bonus

Negli anni, per la gioia dei cittadini, gli adempimenti previsti in caso di richieste detrazioni si sono notevolmente semplificati. In questo caso, è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.

Da non dimenticare che è sempre necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche on line), da cui risultino:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento

Se più soggetti sostengono la spesa e tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate al beneficio. Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di chi effettua il pagamento.

Cosa è possibile detrarre

In detrazione è possibile presentare le spese sostenute per la manodopera, la progettazione, l’acquisto dei pannelli, il compenso per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti, le spese per perizie e sopralluoghi, l’IVA, l’imposta di bollo, le autorizzazioni.

Iva impianto fotovoltaico, un’altra agevolazione disponibile

L’aliquota IVA per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico è stata ridotta dal 22% al 10%. Questa aliquota si applica sia ai privati che alle aziende, sia ai componenti finiti che ai beni forniti per la costruzione dell’impianto. L’unico requisito è che l’impianto sia destinato alla produzione e al consumo di energia da fonte rinnovabile.

Per sfruttare questa agevolazione è sufficiente compilare e sottoscrivere una dichiarazione, che verrà inviata insieme alla conferma d’ordine.

Oltre alle detrazioni c’è anche il ritiro dedicato, cos’è e come funziona

Il ritiro dedicato è un meccanismo semplificato disposto dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che permette ai produttori di vendere l’energia elettrica immessa in rete, cedendola direttamente al GSE il quale provvede a remunerarla in base a dei tariffari precisi e variabili ogni anno, corrispondendo un prezzo per ogni kWh ritirato.

In pratica, il produttore di energia fotovoltaica vende l’energia prodotta direttamente al GSE, senza dover passare attraverso il mercato libero.

Detrazioni anche con ecobonus pannelli solari, ma solo per il solare termico

Per concludere la carrellata dei bonus che riguardano gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, vale la pena citare anche il cosiddetto ecobonus 65% per il solare termico, introdotto nella Legge di Bilancio 2022 del Governo Draghi, la cui scadenza è stata prorogata senza variazioni fino al 31 dicembre 2024.

A differenza dei bonus di cui abbiamo parlato nei precedenti paragrafi, questo è specifico per i lavori di installazione di pannelli solari termici finalizzati alla sola produzione di acqua calda sanitaria. Il massimo risparmio consentito è pari a 60.000 euro.

Alcuni requisiti minimi per accedere all’agevolazione sono:

  • I pannelli solari devono essere garantiti per almeno cinque anni, mentre gli accessori e i componenti elettrici ed elettronici almeno due anni
  • I prodotti devono essere conformi alle norme UNI EN 12975 o UNI EN 12976, certificati da un organismo UE

Anche in questo caso è importante inviare online all’ENEA la scheda descrittiva dell’intervento entro 90 giorni dalla fine dei lavori, allegando tutta la documentazione a supporto dell’intervento, come le schede tecniche, la dichiarazione di conformità al progetto, le fatture delle spese e la ricevuta di pagamento.

Bonus reddito energetico

Il reddito energetico è un contributo economico a fondo perduto erogato dalle Regioni per promuovere l’utilizzo di rinnovabili e la transizione verso un sistema energetico più sostenibile. Attraverso questo bonus, le famiglie a basso reddito possono beneficiare di un incentivo per l’acquisto e l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili come impianti solari fotovoltaici o impianti di produzione di energia da biomasse, idroelettrici o eolici, a seconda delle normative regionali. Per poter accedere all’agevolazione, è necessario rispettare alcuni requisiti. In primo luogo, avere un valore ISEE non superiore alle soglie determinate dalle amministrazioni regionali di appartenenza.

Per conoscere i dettagli, i requisiti richiesti e le informazioni per ottenere il bonus leggi il nostro articolo sul reddito energetico.

 

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