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Nonostante Michael Crichton abbia ambientato il suo libro più famoso, Jurassic Park, proprio in Costa Rica, abbiamo due precisazioni da fare.

  1. Tra le decine di migliaia di animali presenti sul territorio non figura neanche un Tyrannosaurus Rex. La cosa più vicina a un dinosauro è il basilisco piumato, che ha il potere di camminare sulle acque. Fonte immagine
  2. Altro che preistoria. Il Paese è tra i più all’avanguardia in fatto di ricerca di fonti energetiche alternative e green.

Se ti è venuta voglia di partire per un ecotour, ecco i nostri consigli.

Saluta la città

Più di un quarto del territorio è parco nazionale o riserva protetta e il 5% della biodiversità mondiale si trova in questo piccolo Stato, compresa la più vasta varietà di orchidee (1).

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C’è così tanta bellezza da vedere che ti consigliamo, se non vuoi perderti nulla, di tenere le palpebre bene aperte, come fa questa raganella dagli occhi rossi, che tra parentesi è uno degli animali ospiti.

 

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Tutto questo verde è rilassante. La pensano così anche i bradipi della zona, altri animali in cui potresti incappare nel tuo viaggio in Costa Rica.

Spostati sulla costa pacifica verso Uvita.

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Se non riesci a capire cos’abbia di così speciale, a parte essere una meravigliosa distesa di sabbia baciata dalle onde dell’oceano, cambia punto di vista.

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Salendo oltre la capitale San Josè, puoi ammirare la penisola di Nicoya,una delle cinque“zone blu” al mondo. Quest’ultime sono aree in cui la speranza di vita è assai più alta rispetto alla media mondiale e gli anziani godono generalmente di buona salute. Il nome deriva dal metodo con cui i due studiosi che hanno rilevato il fenomeno, Gianni Pes e Michel Poulain, annotavano i luoghi “caldi”, tracciando sulla mappa cerchi concentrici di colore, appunto, blu. (3)

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Approfittane per chiedere agli abitanti di Nicoya il loro segreto: che il contatto con la natura c’entri qualcosa?

Ci fa piacere ricordarti che anche la Sardegna, una delle nostre mete eco-friendly, è zona blu.

 

Un Paese modello in materia di energia

L’utilizzo di rinnovabili in Costa Rica è sempre più in crescita. Lo confermano i dati dell’ICE, l’Instituto Costarricense de Electricidad.

Nel 2015 per 300 dei 365 giorni è stata usata energia rinnovabile al 100%.

Nel 2016 il 98% dell’elettricità è stata prodotta senza l’impiego di alcun combustibile fossile.

Nel 2017 per 300 giorni l’energia è stata generata da un mix di idroelettrico, eolico e geotermico, fonti pulite. (4)

E per il futuro? Il Presidente Carlos Alvarado, nel discorso di inaugurazione del suo mandato (5), ha dichiarato di voler bandire i combustibili fossili partendo dal settore dei trasporti, che dovrà fare a meno di benzina e diesel entro le celebrazioni dei 200 anni di indipendenza in programma nel 2021.

 

La decarbonizzazione è il grande impegno della nostra generazione e il Costa Rica deve essere uno dei primi paesi al mondo a realizzarlo, se non il primo.

Carlos Alvarado, Presidente del Costa Rica

 

Lo sport che fa bene a tutti, anche a chi non lo fa.

Diving, snorkeling, rafting… Grazie all’affaccio sull’Oceano Pacifico da un lato e sul Mare dei Caraibi dall’altro, potrai fare tutti gli sport d’acqua con desinenza in “ing”.

Oppure potrai limitarti a vedere gli altri correre allo stadio “Alejandro Morera Soto”, ribattezzato “la Cattedrale del calcio costaricano”, alimentato al 100% da energia solare. (6)

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Fonti

  1. “What makes Costa Rica unique? ” Visitcostarica.com 
  2. “Ballena National Marine Park” Visitcostarica.com
  3. “Un viaggio in Costa Rica alla scoperta delle aree più longeve del mondo” Weekendpremium.it
  4. “Queste sono le prime 4 nazioni al mondo ormai 100% rinnovabili” Lifegate.it
  5. “Il Costa Rica verso il bando completo dei combustibili fossili” Nextville.it
  6. “In Costa Rica lo stadio alimentato al 100% da energia solare” Lastampa.it