Cinema e Coronavirus: riaperture, nuove regole e nuove opportunità

Cinema chiusi e film in streaming.

È cominciato tutto il 23 febbraio 2020, quando nelle sale cinematografiche del Nord Italia le luci si sono spente non per l’inizio di un film, ma per la prima fase del lockdown, che avrebbe portato poi alla chiusura dei cinema dell’intero Stivale l’8 marzo.

Ancora non sapevamo che lo stop sarebbe durato più di 3 mesi, tuttavia molti esercenti si sono da subito attivati e hanno trovato nuove risorse nelle piattaforme digitali, come #iorestoinsala (71 sale riunite al grido di “Con i cinema c’è più luce”) e MioCinema.

Dal 15 giugno siamo tornati nelle sale, ma non possiamo dire di essere tornati a quella che consideravamo “la normalità”.

Cos’è cambiato nell’industria cinematografica a seguito del Covid.

A luglio ANICA, l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali, ha avviato un’indagine per valutare l’impatto della pandemia sul settore, in maniera da monitorare la situazione del sistema produttivo e promuovere misure efficaci. I risultati non sono stati ancora resi pubblici, ma possiamo immaginare che non leggeremo buone notizie. Giancarlo Leone, Presidente di APA (Associazione dei Produttori Audiovisivi), ha calcolato che ogni mese di fermo ha equivalso a circa 100 milioni di danni.

Un primo studio effettuato a giugno ha calcolato che il fatturato delle sale è sceso del 40% nel primo semestre del 2020.

Inoltre ci sono state ripercussioni anche su quella che è stata definita “la catena di fornitura dei contenuti”: con il blocco dei set, molte uscite sono state rimandate. Lo stesso Tenet, il film di Christopher Nolan che ha registrato numeri che hanno fatto sperare in una rinascita dell’industria, ha subito diversi rinvii prima di vedere la luce il 26 agosto.

Si stanno invece ricalcolando le date di uscita di “Matrix 4”, “Mission Impossible 7”, “Spider-Man: into the Spider-Verse”, il nuovo capitolo dei Minions e il terzo episodio di “Animali Fantastici”.

I set cinematografici ai tempi del Coronavirus.

A Hollywood il regista Steven Soderbergh è stato incaricato di guidare una task force per formulare le direttive di sicurezza da applicare ai set, che prevedono:

  • l’uso degli effetti digitali per ricreare scene di assembramenti;
  • test ogni giorno a ogni addetto;
  • pasti preconfezionati e monodose per la troupe;
  • pause scaglionate;
  • sempre guanti e mascherina quando si entra in contatto con altre persone (attori esclusi);
  • il consiglio alle produzioni di affittare un intero hotel per l’alloggio del personale;
  • una liberatoria da far firmare agli attori in maniera che non chiedano danni alla produzione in caso di tampone positivo.

Tutte queste novità stanno portando anche a un cambiamento nelle storie: la regista Prano Bailey-Bond ha raccontato alla BBC che le sceneggiature che le stanno arrivando prevedono sempre più personaggi che compaiono spesso soli in una stanza. A giugno il governo britannico ha ridato il via libera alle riprese, ma tornare ai tempi pre-Covid è impossibile: bisogna limitare il tempo sul set e ridurre dello stretto necessario il numero di persone in compresenza. E poi ci sono i ritardi dovuti agli “imprevisti”.

Ne sa qualcosa Robert Pattinson, il protagonista del prossimo Batman, che ha contratto il virus dopo soli 3 giorni di riprese, ora interrotte. La data di uscita del suo film era già stata spostata dal 25 giugno 2021 al primo weekend di ottobre causa inizio posticipato dei lavori e non è da escludere che potrebbe subire un ulteriore slittamento.

Anche in Italia sono state sospese le riprese di un film dopo che due addetti ai lavori sono risultati positivi al Coronavirus: si tratta di “Natale su Marte”, il prossimo cinepanettone di Boldi e De Sica. E non è nemmeno il primo cambio di programma: per ricreare Marte si era scelto inizialmente di girare in Marocco, sostituito poi da Cinecittà. Ce la faranno a uscire per dicembre? Christian De Sica ha parlato di tempi inevitabilmente rallentati a causa dei continui controlli e delle sterilizzazioni dei set.

Riapertura dei cinema e le nuove regole da rispettare.

Anche gli spettatori che sono tornati in sala dal 15 giugno hanno assistito a delle novità. Le regole in vigore prevedono:

  • l’igienizzazione delle mani prima dell’ingresso;
  • la mascherina da tenere sempre nelle aree comuni (ingresso, uscita, bagni, bar) e per tutta la durata del film;
  • posti preassegnati e distanziati di almeno un metro. In sala non possono esserci più di 200 spettatori.

Forse ti sarà capitato anche di notare che molti cinema hanno aumentato l’intervallo tra una proiezione e l’altra: si tratta di una scelta presa per consentire al personale di igienizzare poltrone e superfici che possono essere state toccate.

La riscoperta dei Drive-in: il cinema all’aperto visto dalla propria auto.

Immagine di un Drive-in: il cinema all'aperto in macchina

Questa è stata anche l’estate di un grande ritorno: quello dei drive-in, di cui abbiamo riscoperto fascino e utilità in un momento in cui ci viene richiesto di mantenere il distanziamento sociale. Nati originariamente per colmare la mancanza dei cinema tradizionali nelle aree rurali statunitensi, dove di fatto non esistevano centri urbani veri e propri, nel 2020 sono diventati un ottimo compromesso tra la voglia di ritrovarsi in gruppo, condividendo la medesima esperienza, e la sicurezza data dallo stare seduti ognuno nel proprio veicolo.

Da Brescia a Roma, da Milano a Napoli, sono in tante le città italiane che hanno deciso di spostare all’aperto lo spettacolo.

Come i festival hanno ripreso lo spettacolo.

Con le dovute limitazioni, anche le rassegne cinematografiche sono ripartite. La Mostra del Cinema di Venezia, tenutasi dal 2 al 12 settembre, ha imposto l’utilizzo obbligatorio della mascherina, i controlli della temperatura, l’acquisto solo online dei biglietti e le sfilate sul red carpet visibili solo da lontano. Tra gli invitati c’era anche Alessia Bonari, l’infermiera simbolo della lotta al Covid grazie a una foto in cui mostrava i segni della mascherina sul suo volto: a lei è andato il premio Personaggio dell’Anno.

A Bologna, culla della sede di Accendi, è slittata da giugno ad agosto la 34esima edizione di un Festival dal titolo che mai come quest’anno risulta profetico: il Cinema Ritrovato. Per una rassegna che fa della visione collettiva il proprio punto di forza dover affrontare le nuove norme di sicurezza è stata una bella sfida. E come hanno risposto alle misure restrittive? Ampliando il raggio d’azione del festival, anziché ridurlo, e aumentando il numero di sale a disposizione (10, tra le quali 3 arene all’aperto). Gli appassionati di cinema, alla fine, si sono proprio ritrovati e hanno fatto registrare 30 mila presenze da tutta Europa.

Altre curiosità legate al cinema e al Covid.

  • Tra le proiezioni saltate c’è anche quella de “Il lago delle oche selvatiche”, che è stato girato proprio a Wuhan, la regione cinese da cui si sarebbe diffuso il Covid-19.
  • La prima proiezione del cinema Beltrade dopo la quarantena è stata “La scomparsa di mia madre”, un documentario dedicato alla giornalista, docente e modella Benedetta Barzini, che è risultato essere il film più visto nella piattaforma di video on demand “il Beltrade sul Sofà”.
  • Come c’era da aspettarsi, il Coronavirus è diventato anche fonte di ispirazione per nuove sceneggiature. Enrico Vanzina ha annunciato che il 15 ottobre uscirà “Lockdown all’italiana”, un film che sta già scatenando forti polemiche.

 

Fonti: