Come differenziare i rifiuti per la raccolta differenziata.

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Perché fare la raccolta differenziata.

Sappiamo che i rifiuti che produciamo stanno inquinando il nostro Pianeta, ma certo non possiamo eliminare i consumi. Se adottare uno stile di vita totalmente zero waste è difficile (ma c’è chi ci sta provando), possiamo almeno contribuire al riciclo, in modo da trasformare i nostri rifiuti in nuovi oggetti e risparmiare sia in materie che in energia.

A parte “il secco”, infatti, tutta la spazzatura è riciclabile, se separata. L’umido, per esempio, può diventare compost.

Ora che non ci sono più dubbi sul perché farla, vediamo come fare la differenziata.

Le istruzioni per una corretta divisione dei rifiuti.

Quanti sono i bidoni della differenziata.

Grazie alla norma UNI 11686 del 2017, fare la differenziata è un po’ più semplice: questa regola uniforma a livello nazionale i colori, i simboli e le indicazioni che devono avere i vari bidoni.

Per un graduale adeguamento, è stato ancora concesso ai Comuni di mantenere i vecchi bidoni, a patto però che i pannelli informativi siano del colore giusto.

Ecco una tabella riassuntiva che indica cosa va buttato, dove.

Quanti sono i bidoni della differenziata

VETRO

Vanno nel vetro:

  • le bottiglie, i barattoli e i vasi di vetro (ma, a meno che non siano rotti, si potrebbero sempre riutilizzare in casa);
  • i bicchieri di vetro.

Prima di buttarli, puliscili.

Attenzione! Non valgono come vetro:

  • le lampadine LED e neon;
  • i bicchieri di cristallo;
  • gli specchi;
  • i contenitori in pirex;
  • i vasi o i contenitori in ceramica, porcellana o terracotta.

CARTA E CARTONE

Vanno nella carta o nel cartone:

  • i giornali e le riviste;
  • i libri (ma non è meglio donarli a una biblioteca?);
  • i fogli usati (da entrambi i lati);
  • gli imballaggi di carta o cartone;
  • le scatole;
  • i quaderni (sicuri di aver utilizzato tutte-tutte le pagine?);
  • le confezioni del latte e dei succhi di frutta (a meno che non sia diversamente indicato).

Prima di buttarli, appiattisci le confezioni in maniera da occupare quanto meno spazio possibile (approfondisci il tema leggendo i consigli di Comieco sulla raccolta di carta e cartone).

Attenzione! Non valgono come carta:

  • gli scontrini, che sono fatti di una carta termica speciale;
  • i piatti e bicchieri di carta;
  • la carta oleata o unta;
  • i fazzoletti e i tovaglioli di carta usati;
  • i cartoni con residui di cibo;
  • le carte sintetiche;
  • le carte fotografiche.

PLASTICA

Vanno nella plastica:

  • le bottiglie di plastica;
  • i vasetti dello yogurt;
  • le confezioni di pasta (a meno che non sia diversamente indicato), di merendine o caramelle;
  • i sacchetti delle patatine;
  • i pacchetti del caffè;
  • le grucce appendiabiti (ma siamo sicuri di volerle buttare?).

Come schiacciare le bottiglie di plastica per la differenziata.

Come schiacciare le bottiglie di plastica per fare correttamente la differenziata

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Se stai per buttare una bottiglia di plastica, rimuovi prima eventuali etichette di carta e dai una sciacquatina nel caso ci fosse ancora qualche goccia di bibita o succo. Quindi, riduci le dimensioni, ma ricorda: non accartocciare la bottiglia, schiacciala per il lungo.

Attenzione! Non valgono come plastica:

  • i giocattoli di plastica (che, a meno che non siano rotti, si possono donare anziché buttare);
  • le posate di plastica.

Leggi anche l’intervista a Corepla che spiega come differenziare la plastica.

UMIDO

Vanno nell’umido:

  • gli avanzi di cibo (che sarebbe meglio non avanzare);
  • gli alimenti scaduti (meglio organizzarsi la prossima volta per evitare di buttarli);
  • gli scarti degli alimenti (ma qui trovi alcune ricette per cucinare croste di formaggio e bucce di frutta);
  • i sacchetti del tè e i fondi del caffè;
  • i tovaglioli e i fazzoletti di carta usati.

Assicurati di aver ben chiuso il sacchetto prima di buttarlo.

ALLUMINIO E ACCIAIO

In genere vengono raccolti insieme ad altri tipi di materiali e variano da Comune a Comune.

Cosa si butta nell’indifferenziata.

Poiché l’indifferenziata non può essere riciclata, il suo destino è in una discarica, un inceneritore o in un termovalorizzatore. Nell’indifferenziata vanno buttati:

  • i materiali unti e sporchi;
  • gli scontrini;
  • i piatti e le posate di carta usati;
  • i vecchi cd, dvd e le videocassette;
  • i giocattoli rotti;
  • i bicchieri, le tazze e i piatti di ceramica;
  • la carta chimica dei fax.

Vanno invece separati da tutto il resto:

  • le batterie scariche, che vanno gettate in appositi contenitori;
  • i medicinali scaduti (privati della confezione e del foglietto illustrativo), che vanno portati nelle farmacie o negli ambulatori delle ASL;
  • le lampadine LED e neon, che vanno portate in un’isola ecologica (scopri di più cliccando qui).

Dove si getta il polistirolo.

In questo caso, non c’è una regola comune. Per questo devi informarti chiedendo direttamente al tuo Comune se il polistirolo è considerato plastica o indifferenziata.

Quali sacchetti usare per la differenziata.

Ogni tipologia di rifiuto non ha solo il suo bidone, ma anche il suo sacchetto.

PLASTICA = sacchi di plastica trasparente. I rifiuti devono occupare il minor volume possibile, pertanto ricorda di schiacciarli prima.

CARTA = scatoloni o buste di carta. Anche in questo caso, bisogna diminuire lo spazio occupato.

ORGANICO buste biodegradabili. Vanno bene anche quelle della spesa (ma se vuoi essere più eco-friendly, quando vai al supermercato usa borse di tela).

Menzione speciale per l’olio, che va raccolto in flaconi e portato in centri di raccolta predisposti.